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  • Immagine del redattoreQuelli dell'AVC

Una storia di bullismo


Quello che segue è il tema di uno dei ragazzi che quest'anno frequenta la Scuola Popolare, non sappiamo quanto ci sia di vero o di inventato, ma, dopotutto, non è così importante.


"Mi sono svegliato, ho aperto il telefono e ho visto che il mio profilo Instagram era pieno di messaggi in cui gente che non conoscevo e persino alcuni miei "amici" mi insultavano per l'ultima foto che avevo postato. Mi sentivo sbagliato, non sapevo cosa fare.


In quella foto c'ero solo io in costume....


Loro dicevano che c'era anche qualche kilo in più. Quella mattina non volevo alzarmi dal letto, volevo nascondermi da tutti.

Provai a rispondere a quegli insulti, ma più replicavo, più la gente mi prendeva in giro.

Io ho uno specchio davanti al mio letto, avevo paura di guardarmi, non appena mi vidi riflesso là sopra io stesso iniziai a credere che quegli insulti fossero veri.

Più mi specchiavo più perdevo sicurezza in me stesso. In quel momento non era una vera e propria forma di bullismo e io ero la vittima, c'era solo questa frase nella mia testa

"faccio schifo, hanno ragione loro"


Oggi ho preso in giro il mio compagno di classe perché leggevo con una voce da femmina. Tutta la classe rideva. In quel momento mi sentivo apprezzato da loro, perché mi piace farli ridere.


Non pensavo a come si sente la mia vittima,

ma voglio avere il mio momento di gloria.


Io sono stato preso in giro, beffato più volte; è brutto, quindi dovevo incutere paura ed essere quello che vogliono gli altri come amico, non fon farmi mettere i piedi in testa.


Tornato a casa, ripenso a quello che ho fatto....

So di aver sbagliato, ma penso di farlo per una giusta causa.

I miei stanno litigando, mio padre ha tirato uno schiaffo a mia madre...non sono solo le mie vittime a soffrire...


Soffro anche io


M.


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