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L'angolo del volontario

S I A M O F A T T I D I- V E R S I P E R C H É S I A M O P O E S I A

intervista di Federico G. a Isabel P.

Sono Isabel una volontaria dell'associazione Antonia Vita

Carrobiolo e tempo fa ho avuto modo di vivere

un'esperienza unica nel suo genere e a dir poco meravigliosa.

A settembre sono stata quattro giorni in barca a vela con i

ragazzi con disabilità cognitiva del Progetto Tukiki, con i

ragazzi del Progetto Iris dell’Associazione Antonia Vita

Carrobiolo e con i volontari dei due progetti.

Quest’estate all'interno dell'associazione avevo già avuto

modo di relazionarmi con persone diversamente abili, credo

infatti che ognuno di noi debba avere la possibilità di

conoscerle.

Vicolo Carrobiolo 2, Monza- Tel. 039323954- www.avitaonlus.org

Il sorriso:

La prima cosa che ho notato stando in Barca è stato il sorriso che i ragazzi avevano in viso, la felicità di stare insieme agli altri, la gratitudine che mostravano nei confronti di chi gli stava vicino, di chi giocava e si divertiva con loro. Mi è bastato guardarmi intorno alcune volte per capire che quel sorriso è unico. In quei giorni abbiamo svolto diverse attività, e una di queste è stata quella di creare piccoli oggetti in argilla. Io personalmente ho rappresentato il logo del Tukiki, associazione calcistica dei ragazzi con disabilità, disegnando una faccina sorridente. L'esperienza:

Grazie a questa esperienza sono riuscita a condividere la mia giornata con tante altre persone in un contesto non abituale immersi nella natura a 360 gradi. Non è sempre facile in quanto, spesso, ci ritroviamo a voler stare solo con noi stessi e in uno spazio piccolo come la barca non è sempre possibile. In quei giorni mi sono confrontata con persone nuove e diverse da me, e ho ascoltato le loro storie e ciò che avevano da raccontare. E’ stato un bel momento per scambiare conoscenze e pareri.


Quando sono arrivata mi son stati spiegati gli elementi, le funzioni e le attrezzature principali usate in barca, e anche se non ho avuto modo di mettere in pratica gli insegnamenti, è stato interessante capire come il personale di bordo lavorava. In barca vedi la terra da un punto di vista differente e tutti aiutano nelle manovre, nelle pulizie e nella corvè. I momenti più belli sono stati quelli dove cucinavamo insieme ai ragazzi e ognuno di loro provava ad imparare cose nuove con i propri tempi e le proprie modalità.

Un ricordo indelebile:

Un momento che non scorderò mai l'ho trascorso con uno dei ragazzi del Tukiki, Thomas, lui non si esprime a parole. Notavo che ogni volta che si avvicinavano i gabbiani Thomas sorrideva e ti richiamava alla sua attenzione. Un giorno ho deciso quindi di prendere un pezzo di pane secco e di lanciarlo ai gabbiani insieme a lui. Ogni volta che loro prendevano il suo pezzo di pane, mi guardava e rideva. In quell’istante ho capito realmente cosa volesse dire comunicare con gli occhi.

Un'esperienza da ripetere:

I giorni trascorsi in barca sono stati sereni e costruttivi, sicuramente porterò quest'esperienza nel mio bagaglio personale. Consiglio ad ognuno, se ne ha la possibilità, di trascorrere del

tempo con questi ragazzi perchè oltre ad essere divertente è formativo.

In quell'istante ho capito

realmente cosa volesse dire

comunicare con gli occhi





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