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  • Immagine del redattoreQuelli dell'AVC

Istruzioni per l'uso del Diritto all'Istruzione


"Articolo 34. La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi."


Sembra scontato citare la nostra Costituzione, ma è comunque necessario farlo. Non solo per ribadire l'importanza del diritto allo studio, ma per sottolineare come un'epidemia mondiale, e la conseguente quarantena, abbiano fatto esplodere le diseguaglianze in tema di Diritti umani.

La soluzione per continuare la didattica è stata, (non proprio) semplicemente, spostare un modello scolastico di lezione frontale da un'aula fisica ad una virtuale.


E chi non poteva accedere all'aula? Che fine ha fatto?


Noi seguiamo un centinaio di ragazzi all'anno. Pochi, se rapportiamo il numero a quelli di una scuola qualsiasi. Nel nostro piccolo abbiamo fatto fatica a seguire quei ragazzi con una connessione che non funzionava, o che dovevano fare i compiti sul cellulare.

Se guardassimo lo stesso fenomeno a Monza? In Lombardia? In Italia? Numeri altissimi. Numeri-persone. Numeri-studenti. Numeri-ragazze e ragazzi che hanno avuto, e avranno, delle conseguenze negative da questa situazione. Non solo quest'anno e, probabilmente, non solo l'anno prossimo.


Ci stiamo organizzando per ricevere un numero elevato di richieste di supporto dalle famiglie e dalle scuole. Ci stiamo preparando per aiutare chi sarà, ancora di più, a rischio di dispersione scolastica e ha, nel suo Diritto allo Studio, la chiave per costruirsi un futuro.




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