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Il mediatore linguistico-culturale e minori stranieri non accompagnati


All'interno del Progetto di ricerca-azione "DiMenSioNAre", condotto nella cornice di una partnership con la Cooperativa Sociale Sociosfera e della Cooperativa Sociale Diapason e a cui hanno partecipato anche due nostri educatori, particolarmente rilevante, nel contesto dell'équipe di co-ricercatori, è stato il ruolo del Mediatore linguistico-culturale.

Si sono stabiliti, innanzitutto, i differenti contesti esistenti sul nostro territorio nei quali fossero presenti Mediatori Culturali: comunità di prima accoglienza, comunità di seconda accoglienza, ospedali, consultori che accolgono anche minori (tra cui quelli stranieri non accompagnati) e associazioni culturali.

La scelta delle metodologie da utilizzare è stata fatta sulla base degli obiettivi prefissati:

- comprensione delle differenze e analogie circa il ruolo del Mediatore Culturale all'interno di contesti diversi;

- analisi del rapporto esistente tra il Mediatore Culturale e l'équipe educativa;

specificità degli eventuali effetti educativi prodotti dal Mediatore Culturale sull'utenza rispetto a quelli generati dall'educatore.

A seguito di interviste fatte ad educatori e Mediatori Culturali nei diversi contesti socio-educativi e sanitari, il team di ricerca ha analizzato il materiale raccolto e, in ultima fase, osservato alcuni fattori ricorrenti riguardanti la funzione del Mediatore Culturale in un contesto educativo che prevede la presenza di minori stranieri non accompagnati: egli assume infatti compiti trasversali ai vari servizi esplorati.

- Il Mediatore Culturale è utile, innanzitutto, alla facilitazione dei rapporti e della comunicazione con l'utenza;

- La presenza, all'interno dell'équipe, del Mediatore Culturale costituisce valore aggiunto, in quanto permette di accompagnare l'utente nelle varie fasi del percorso migratorio e, soprattutto, garantisce la presenza di un punto di vista nuovo e specificatamente formato;

- Per quanto riguarda la percezione del Mediatore Culturale da parte dell'équipe educativa e viceversa, risulta che ogni realtà intervistata agisce tenendo conto della propria particolarità, dei bisogni del territorio su cui opera e della propria utenza.


(Estratto del Report di Ricerca-Azione Finale "diMenSioNAre, l'accoglienza dei MSNA tra formazione e pratiche", Bando 2017.10 Minori Stranieri Non Accompagnati, a cura del comitato scientifico. In collaborazione con Stripes, Fondazione della Comunità Monza e Brianza, Cooperativa Diapason, Sociosfera Onlus, Istituto Pavoniano Artigianelli, Comin, Novo Millennio, Consorzio Comunità Brianza, Fraternità Capitanio.)

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