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  • Immagine del redattoreQuelli dell'AVC

Bullismo e adolescenza: ne parliamo in Associazione


Ci sono alcuni argomenti che in determinati contesti potrebbero essere considerati troppo forti o, addirittura, tabù.

Avete mai parlato con i vostri figli o studenti di bullismo, sessualità o sostanze stupefacenti? O ancora peggio, avete mai parlato con loro di FUTURO?

Noi abbiamo deciso di farlo, ogni martedì. Perché ci siamo accorti che questi adolescenti (o forse tutti) sono davvero impreparati ad affrontare non solo le grandi sfide della vita, ma persino la normalità, la routine di tutti i giorni.

Parliamo allora di argomenti "scomodi", come, appunto, il bullismo e il cyberbullismo.

I ragazzi ne hanno parlato liberamente, in un contesto, come quello dell'Associazione, protetto e forse un po' separato dal "mondo esterno". Abbiamo sottolineato con loro che forse offendersi continuamente non è proprio segno di amicizia e ribadito che "non si gioca con le mani". La risposta, molto spesso, è "ma noi stiamo scherzando".

Una risposta che, qui in Associazione, non accettiamo. Perché lo scherzo può superare un limite non identificato e sfociare in quello che uno dei partecipanti al "gioco" potrebbe considerare violenza o aggressione, fisica o verbale è indifferente.

Abbiamo deciso di fargli incontrare due ragazze, Erika e Martina, che si amano e che hanno deciso di affrontare apertamente chi le offende continuamente per questo motivo. Sfortunatamente per chi le addita come "diverse" (anche se le cose che viene detto loro sono molto più pesanti e volgari), sono due ragazze molto intelligenti e hanno creato "Le Perle degli Omofobi" (pagina Facebook e profilo Instagram) per controbattere pubblicamente a tutte le aggressioni verbali che ricevono.

Le hanno incontrate perché anche chi vive il Carrobiolo potrebbe trovarsi in una situazione simile solo perché viene da un altro Paese, ha un orientamento sessuale "non consono" o perché diverso dalla "normalità".

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